Sabato 27 marzo 2021 alle ore 18 presso Palazzo d’Errico di Palazzo San Gervasio sarà inaugurata “Stregonerie e vari capricci da Salvator Rosa a Giacomo Del Po – dipinti dalle collezioni di Camillo d’Errico e della Fondazione De Vito”, a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana.
L’iniziativa potrà essere seguita attraverso il link: meet.google.com/cxf-davy-naqe mediante la pagina Facebook della Pinacoteca.
La mostra è promossa e realizzata dall’Ente Morale Pinacoteca e Biblioteca Camillo d’Errico e dalla Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli (con sede a Vaglia, presso Firenze), con la collaborazione e il sostegno del Museo Nazionale di Matera, del Comune di Palazzo San Gervasio e della Regione Basilicata,l’iniziativa e il relativo catalogo sono curati da Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, e da Mauro Vincenzo Fontana, docente presso l’Università degli Studi Roma 3. Attività di punta delle celebrazioni messe in agenda per il bicentenario della nascita di Camillo d’Errico (1821-2021), la rassegna è stata concepita come il traguardo ideale delle attività di ricerca e di divulgazione promosse nell’ultimo quinquennio dall’Ente Morale Camillo d’Errico e, altresì, raccoglie i frutti di una virtuosissima collaborazione dell’istituto lucano con la Fondazione De Vito, fondata dal compianto ingegner Giuseppe De Vito (1924-2015) e oggi punto di riferimento per gli studi sull’arte napoletana del Cinque, Sei e Settecento.
Giocando di sponda con le ultime acquisizioni sul conto di d’Errico – che in passato è stato a lungo ingiustamente declassato al rango di uno sprovveduto amatore di provincia ma che, invece, si è poi rivelato tra gli spiriti più fini del collezionismo meridionale post-unitario –, l’evento espositivo intende focalizzare l’attenzione su uno dei filoni più controversi e al contempo attraenti della cultura figurativa napoletana del Sei-Settecento, ben rappresentato nelle opere della sua raccolta e in stretto dialogo con alcuni dipinti della collezione della Fondazione De Vito.Un genere, quello della pittura eccentrica e del dissenso, che come è noto non disdegnò soggetti macabri e toni narrativi inquietanti, temi fantastici o legati alla letteratura e al teatro, che accomunò i percorsi di spiriti irrequieti come Salvator Rosa (1615-1673), Micco Spadaro (1609-1675), Giovan Battista Spinelli (1613-1658) e Giacomo Del Po (1654-1726) e che vede spesso una profonda sintonia delle opere anche sul piano propriamente formale, in quelle che già Bernardo De Dominici (1683-1759) definiva “composizioni con figurine picciole e toccate mirabilmente con belle tinte”.
Dopo aver sedotto i contemporanei, tale filone ha d’altronde continuato sino ai nostri giorni a fare breccia nella sensibilità e nel gusto dei collezionisti.Omaggiando, nel titolo, un brano ormai celebre della biografia dedicata a Rosa da Bernardo De Dominici (1683-1759), la rassegna intende radunare in tutto una decina di tele, affiancando opere che ormai hanno alle spalle una lunga vicenda critica, come il Paesaggio di Rosa, i due Baccanali e la Circe di Del Po, o i tre capolavori di Spadaro, a pezzi decisamente meno noti come il Carro del battaglino di Andrea Vaccaro o la conturbante Madonna con bambino di Spinelli. Da segnalare che tutti i dipinti della collezione della Fondazione De Vito vengono qui presentati al pubblico per la prima volta.
Oltre alla dott.ssa Bastogi e al prof. Fontana, curatori, e al dott. Mario Saluzzi, conservatore della Pinacoteca d’Errico, saranno presenti all’inaugurazionedell’evento il sindaco di Palazzo San Gervasio Michele Mastro, il presidente della Fondazione De Vito, il notaio Giancarlo Lo Schiavo e l’architetto Anna Maria Mauro, fresca direttricedel Museo Nazionale di Matera.
Il catalogo della mostra (152 pp.) è pubblicato da Editoriale Artemide.
Info:
Pinacoteca Camillo d’Errico
Corso Manfredi 110, Palazzo San Gervasio
www.pinacotecaderrico.it – 097244479/3387672338